Al giorno d’oggi
Abbiamo perso di vista il destino
il vento che annuncia la neve
il crescere ingenuo di un figlio, di un cane, di un seme.
Abbiamo dimenticato la fede
il tempio che siamo e che siamo nel tempo
dal tempo cullati a variare sembianze
villaggi di stanze
senza acqua corrente
divenuti metropoli pieni di gente
un po’ per forza un po’ per desiderio
un po’ anche per il progresso
che avanza e non chiede.
Se avessi di fronte la Storia
vorrei farle una sola domanda:
quale lingua devo parlare perché
ogni uomo esistito e futuro
mi possa capire?
Al giorno d’oggi
Abbiamo perso di vista il destino
il vento che annuncia la neve
il crescere ingenuo di un figlio, di un cane, di un seme.
Abbiamo dimenticato la fede
il tempio che siamo e che siamo nel tempo
dal tempo cullati a variare sembianze
villaggi di stanze
senza acqua corrente
divenuti metropoli pieni di gente
un po’ per forza un po’ per desiderio
un po’ anche per il progresso
che avanza e non chiede.
Se avessi di fronte la Storia
vorrei farle una sola domanda:
quale lingua devo parlare perché
ogni uomo esistito e futuro
mi possa capire?